venerdì 4 aprile 2014

Cultura e turismo vogliono dire più lavoro

Le potenzialità artistiche, enogastronomiche e culturali del nostro territorio vogliono dire lavoro, sviluppo, turismo. Troppo poco è stato fatto durante questi anni dall'assessorato in questione sotto questo punto di vista, considerando anche la diffidenza verso il privato ad apportare il suo aiuto per far crescere la nostra Foligno. L'assessorato ha mantenuto una "politica di contenimento", ci si è accontentati di mantenere gli eventi già presenti come la Quintana o i "Primi d'Italia", non considerando il ritorno storico della "Madonna di Foligno", operazione che ha riguardato il lavoro di molte figure istituzionali ed ecclesiastiche, senza incentivare le manifestazioni che potremmo organizzare valorizzando le molteplici sfumature del territorio. Ci saremmo aspettati che le dimissioni dell'assessore in questione avessero queste motivazioni. Noi proponiamo ad esempio che vengano valorizzati i palazzi storici, sia istituita una "Scuola dell'Arte", venga applicato un piano turistico, che stiamo sviluppando con esperti del monde dell'arte provenienti dalla società civile folignate, che permetta di poter conoscere la nostra Foligno nelle varie epoche storiche. E' necessario inoltre farsi promotori di nuovi eventi che valorizzino le specialità enogastronomiche locali, non possiamo essere spettatori dei vari paesi limitrofi in tema di eccellenze che ci competono partendo dal vino e dall'olio. Un piano impostato sui cinque anni deve puntare ad un incremento di visite e ricollocare nuovamente Foligno al centro dell'Umbria nel ruolo che le compete.